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forze immateriali, introdurre nell’esplicazione di fenomeni fattori altri dai fattori causali sperimentabili e misurabili è non soltanto un errore di metodo, ma una aberrazione che toglie ogni serietà alla ricerca ed ogni valore ai risultati. Ma quando si è dissecato un sistema nei suoi elementi materiali, non si ha la realtà completa del sistema; la considerazione analitica lascia fuori di considerazione ciò che ai nostri occhi più importa, vale a dire l’unità del sistema: manca ad essa soltanto, dice ironicamente Goethe, il vincolo spirituale che lo collega. L’organismo dell’uomo è un sistema di meccanismi, ma la vita sua non è nel suo insieme un processo meccanico: analogamente la vita della società si leva su di una molteplicità di meccanismi elementari che sono studiati dalla economia e dalle altre scienze sociali, ma è nel suo insieme una attività creatrice che non ha niente di meccanico. Il meccanismo è soltanto la parvenza, secondo il concetto profondo di Leibnitz, dell’attività spontanea creatrice: la scienza che si attiene ad una considerazione parziale della realtà deve star saldamente attaccata al punto di vista particolare e studiare il rapporto dell’elemento singolo con l’elemento, senza preoccuparsi della visione di insieme che giace fuori del suo orizzonte: ma avrebbe torto se volesse fare del suo il punto di vista assoluto e contrastare alla filosofia il diritto di risolvere questa concatenazione fenomenica di meccanismi nella manifestazione esteriore di una vita interiore profonda, di una unità creatrice. Noi apprezziamo quindi altamente le sottili analisi degli economisti: ma ciò non ci impedisce di rilevare nel modo più deciso che quando essi erigono i loro presupposti in teoria filosofica, essi ci conducono a dottrine teoricamente assurde e praticamente funeste: la concezione idealistica della realtà sociale non è in alcun modo in contraddizione con i metodi e i risultati delle scienze economiche e sociali, ma soltanto con le conclusioni materialistiche che una rozza filosofia crede di poterne ricavare.

Noi possiamo quindi senza preoccupazioni per un particolare punto di vista che qui non ci interessa, considerare la realtà sociale in quell’unità profonda, che è anche la sua realtà più vera, come la esplicazione di un’energia spirituale, di una volontà che tende, come ogni altra unità spirituale, verso quell’unità assoluta in cui ogni cosa ha il suo fondamento. La nostra