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libro ii. 179

determinate voglio por fine alle private case e parti di esse: delle quali parti insieme e appresso ne apparrà il disegno, e di ciascuna da per se (1) (Tav. I, 6, 7, 8, 9, 10).


CAPO IX.

Proporzioni delle sale.

E poichè delle altezze, lunghezze e larghezze delle sale e triclinii si è assai sufficientemente descritto, e avendo dimostrato molte varie figure e forme di pubbliche e private case: ora in questo capitolo mi occorre per più chiara notizia dimostrare alcune altre diverse misure: e perchè di tutte le altezze delle sale e triclinii le proporzioni le si trova di numeri semplici essere tratte, e essi numeri non possono avere se non sol una radice, e così restano mobili: ma tutti hanno modi e regole composte di più varie e proporzionate linee, siccome nell’esempio or seguirà.

Facciasi un doppio quadrato, cioè di due eguali e connessi quadri, per i quiali si tiri dall’una estremità all’altra, cioè dall’E al P una linea semicircolare: dipoi si tiri una linea diagonia chiamata Q P (Tav. I, 11), e un’altra linea quella intersecante: e la parte che ne resta fra la linea del P Q al semicircolo questa sarà l’R. Presa questa porzione e latitudine, la quale si troverà circa a cinque parti della linea diagonia, la quale nell’altezza si riferisca cioè dal S al G, e la planizie infrasecta e il suo diametro E P si troverà. Sicchè essendo la porzione del l’R una parte di queste, così a tutto l’edificio debba essere modulo (2).

Per altro modo, facciasi gli eguali connessi e duplicati quadrati dei

  1. Un curioso ragguaglio delle ville de’ signori in Italia ed in Francia circa il 1300 si ha nel cap. 9, lib. III del Tesoro di Ser Brunetto, che dice le prime castelli di guerra, gaie le seconde e con loggie e giardini. Di giardini e barchi dà figure l’autore nel codice I.
  2. Sia scusato l’autore dell’implicar che fa in buie e troppe parole le dimostrazioni sue; gli aritmetici ed i geometri di quell’età non erano punto di lui più chiari. La conseguenza qui dedotta del modulo è capricciosa, come ognun vede, e per nulla derivante dalla premessa.