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fra le vicine, una casta sacerdotale nella nazione, una devozione, un mistero, rimasti tra le rovine.
XIII. Alle colture, che furono certamente varie, di tolte queste nazioni non ci fermeremo; non avendone guari altro monumento che lo ZendAvesta, di che accennammo.— Ma venendo alla civiltà, tulli questi hanno nome di regni i più assoluti che «ieno stali mai. E tali furono veramente i loro re, nell’harem, nella reggia ove s’imprigionavano e nascondevano, dietro a quelle porle, le quali sole accessibili al comune de’ lor sudditi, già sin d’allora nominavansi come sinonimo del governo, della potenza là rinchiusa. Ma che, appena fuori di quelle porte, nel cerchio stesso di lor capitali e in seno alla gente propria, consignora o regia, essi reggessero assolutamente, io noi crederei; perciòcché e questa gente o casta militare probabilmente, e la sacerdotale poi senza dubbio, e le inferiori stesse ognuna nel cerchio de’ suoi diritti reggevano pur esse insieme col re; le religiosi e le caste erano gli equilibrii d’ogni potenza somma di quell’età. — E che il signoreggiare assoluto non s’estendesse poi, ad ogni modo, oltre gli stanziamenti della gente regia, su tulle l’altre genti comprese in que’grandi regni od imperii, è di* mostrato fuor d’ogni dubbio dall’esistere e durare stesso di tutte quelle genti. Certo que’ Caldei e que’ Medi che vedemmo così apparecchiati a distruggere l’imperio assiro, que’ Lidii così apparecchiali a smembrarlo, e tutte qnéll’altre genti così apparecchiate à reggersi liberamente dopo la caduta, ’que’Tirii, que’Fenicii ohe anche dopo lor soggezione mutarono capitale ma non guari operosità nè potenza, non poterono essere altro che genti governanti da sè sotto capi propri, con nomi, leggi e costumi gentilizi, con quella dunqne che non.importa come si chiami autoctonia, libertà o indipendenza.1 E questo ci è confermato poi da quanti fatti abbiamo nelle storie profane e sacre. Erodoto ci narra che i
- ↑ Sarebbe a farsi un elenco delle numerose genti nomate dalla Bibbia e da Sanconiatone, Zoroastro, Erodoto, Ctesia, e Senofonte prima dello stabilimento dell’imperio persiano. Ne risulterebbe non solo la dimostrazione massima dell’esistenza delle genti nelle nazioni, ma un punto fermo di partenza per giudicar poi e rettisicare gli scrittori di geograsia antica.