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CAPITOLO XVIII.

(1896)


Forze e condizioni dei due eserciti avversari alla vigilia della battaglia — Necessità per entrambi di una imminente ritirata — Astuzie di Menelik — Baratieri delibera l’attacco — Precedenti e disposizioni.


Le forze italiane che sulla fine di febbraio si trovavano di fronte agli Abissini a Saurià, erano le seguenti:

Brigata Arimondi (1a) 2900 uomini
     »     Da Bormida (2a) 3500      »     
     »     Ellena (3a) 3350      »     
Indigeni e Bande 8300      »     
Batterie da montagna 1200      »      32 cannoni
     »     a tiro rapido 320      »      12      »     
     »     indigeni 400      »      8      »     
Quartiere generale e servizi 150      »           »     

Totale

20120 uomini 52 cannoni.

Un’altra batteria era già in viaggio da Mai Maret a Saurià.

Guardavano le retrovie avanzate da Senafè a Saurià le forze seguenti:

A Mai Maret un reggimento (Di Boccard) 1250 italiani
A Barakit il 17.° battaglione bianco 450     »     
Al passso di Cascassè (col capit. Bernardi) 260     »     
A Adigrat (col maggior Prestinari) 2216 misti,
     (cioè: 56 Ufficiali, 1550 uomini bianchi e 670 indigeni.)