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operazioni esterne precedenti ai combattimenti del 2 e 3 aprile, ed in questi ultimi 127 morti e 281 feriti, cioè: un centinaio complessivamente nella giornata di monte Mocram ed il resto in quella di Tucruf1.

I dervisci secondo quanto si potè constatare, perdettero oltre un migliaio di morti e moltissimi feriti.

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La ritirata ormai accertata del Negus e la liberazione di Kassala vennero a migliorare molto sensibilmente le condizioni politiche e militari della nostra Colonia, ed a permettere al governatore Baldissera di abbandonare la sua posizione difensiva e di spingersi invece all’offensiva movendo alla liberazione di Adigrat assediata dai Ras tigrini.

Questa liberazione che tanto gli stava a cuore e che era tanto necessaria, aveva formato l’oggetto delle sue cure fin dai primi giorni dopo il suo arrivo nella Colonia, nei quali aveva già pensato di tentarla con un colpo di mano improvviso, prima, valendosi dei 5 battaglioni intatti che il colonnello Di Boccard aveva raccolto ad Adi Caiè, poscia affidandone l’impresa al capitano De Bernardis che con circa 700 uomini guardava il passo di Cascassè; ma aveva dovuto rinunziare a questi due tentativi per le gravi difficoltà che quell’operazione presentava specialmente in considerazione dell’ingente numero di feriti e di



  1. Lasciarono la vita a Tucruf i tenenti Panini, Bassetti, Stella e Di Salvio.