Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/194

Da Wikisource.

Povera contessa Nemi, ci teneva allo stato interessante di Milla! Ai suoi tempi, era il solo male che patissero le spose, ed essa non ne intendeva altri. Rimase dunque attonita e quasi scandalizzata quando udì che si trattava invece d'una febbre continua. Oh Dio.... ella che aveva tanta paura delle febbri.... Ma di che sorta di febbre si trattava?... Sperava bene che non fosse infiammatoria.... non attaccaticcia....

— Eh! eh! — disse il dottore, cogliendo la palla al balzo — non so, spero che non sia.... non si può precisar nulla per ora..., ma non vorrei.... che.... certi lontani indizi di tifoidea.... Dio guardi, potrebbero far capolino da un momento all'altro....

La contessa Nemi strisciò frettolosamente una semi-riverenza, e scappò via. Il medico s'allontanò ridendo, senza nessun rimorso pel suo stratagemma. I medici di campagna hanno talvolta delle benefiche audacie di questo genere.

La sera stessa, la Contessa riceveva una lettera