Pagina:Memorie dei Conti di Thunn 1839.djvu/60

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voluto separare due forsennati che si battevano di spada. L’uccisore nomavasi Orazio Sassi.

Un altro fratello, Guidobaldo Vigilio, canonico di più chiese, eresse un Benefizio nella cattedrale di Passavia. Passò a miglior vita l’anno 1687.

Singolari furono le avventure d’un altro figlio di Carlo Cipriano, chiamato Ferdinando Carlo. Aveva egli sposata una contessa d’Arsio di nome Giuditta, ma appena celebrate le nozze, disparve, abbandonando la sposa, e andossene in Francia, dove si faceva chiamare Montroyal (traduzione di Königsberg, castello allora posseduto, come altrove notammo, dai di Tono), e servì qual militare. Sposò colà, vivente ancora la Giuditta, una nobile Filibert, dalla quale ebbe figliuoli, che legittimò, rinnovando l’atto del matrimonio quando ebbe saputo che la Arsio era morta. I figli di lui vennero poscia nel Trentino a domandare la eredità del padre, di cui erano in possesso i loro parenti. Si accese lite rumorosa, per la quale stampò un consulto il famoso Giannicolò Cristani di Rallo, ed uno la Università di Salisburgo, i quali sono in mie mani. La sentenza, stampata in Trento, di cui è custodito un esemplare dal conte Matteo Thunn, uscì favorevole ai figli di Ferdinando. S’interessarono molto in questa causa le Corti d’Austria e di Francia, dove regnava Luigi XIV.