Pagina:Memorie storiche del Santuario di Castelleone.djvu/117

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Qui han calma i miseri,
Gli infermi han vita,
La grazia invita
Qui il peccator.
Lo stuol dei Vergini
Se a Te si affida,
Tu sei l’Egída
Del suo candor.
Da questo celebre
Tempio, ov’hai sede,
Senza mercede
Niun mai partì.
Preghiamo; e l’Iride
Dei nembi in seno
Pingi, e sereno
Ritorna il dì.
Se la Canicola
Fia che divampi,
Preghiamo; e ai campi
La pioggia vien.
Sì, a noi sei provida
Madre possente,
Tu a noi sorgente
Sei d’ogni ben.