Pagina:Memorie storiche del Santuario di Castelleone.djvu/36

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avello. Colla lusinga pertanto di trovare nel deposito di Domenica qualche memoria in pietra, od in pergamena; lusinga, che riuscì vana; fu desso visitato il giorno 13 Settembre, previe le dovute licenze, e formalità dell’Ill.mo e Rev.mo Monsignor Vescovo di Lodi, Alessandro Maria Pagani, allora Prevosto, Parroco, e Vicario Foraneo in Castelleone; e aperto dapprima l’avello, trovossi non contenere che pietre; ed altro non essere che un Monumento per conservare la memoria, che la buona Domenica era sepolta in quella vicinanza. L’avello cadde quasi da sè al solo porvi mano per romperlo; e fatte quindi le più minute indagini, si scoprirono finalmente le ossa della pia Vedova, nel suolo che corrisponde alla già riferita antica Iscrizione; e raccolte queste, e collocate in una Cassetta di rovere, si riposero nel luogo medesimo, sotto lapide, sulla quale si leggono le parole stesse, che si leggevano sull’avello: Hoc Saxo etc. coll’aggiunta seguente:

dep. m. d. xx. vis. m. d. ccc. x.