Pagina:Memorie storiche del Santuario di Castelleone.djvu/53

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vernatori della nostra Comunità, volevan far edificare la nuova Chiesa.

Ma essendosi qui sostenuto alloggiamento di truppe, e sofferta contribuzione straordinaria di danari, e di vettovaglie, attesa la guerra, che allora molestava questi paesi, non si potè recare ad effetto il bramato disegno.

Nell’anno finalmente 1513, Simone Fiammeni, Antonio Genesio, nostri Ragionati; Pigola, e Calvatone, nostri Consoli, per ordine del Consiglio, e anche per le continue istanze del Popolo, pensarono alla fabbrica del Santuario.

Perciò con Istromento rogato da Stefano Cattaneo, si elesse Antonio Cristiano, Marco Lurano, e Giacomo Arnolfo, come assistenti e prèsidi al lavoro; ed approvato il disegno da Agostino Fonduli Cremasco ingegnoso Architetto; colla debita licenza di Monsignor Vescovo Trevisani, e del Molto Reverendo Don Giovanni Paolo Omodei, il Vice-Prevosto Don Matteo da Ponte benedisse la prima pietra, in cui erano scolpite le seguenti parole: