Pagina:Memorie storiche del Santuario di Castelleone.djvu/58

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È dessa quasi al naturale, bene intagliata ne’ suoi panneggiamenti, e con tanta maestrevolezza dipinta, che non sarebbe d’uopo di vestirla, se il costume generale introdotto del lusso Religioso degli abiti alle Statue, non lo richiedesse.

Un tal Simulacro è in tanta venerazione presso il Popolo, chè non suole scoprirsi, se non a candele accese; e da molti Infermi e Divoti si mandano a toccarvi pannilini, od altro, come si usa da tempo antichissimo colle sacre Reliquie.

Desso Simulacro fu benedetto dal Sig. Prevosto Don Giambattista Pozzi, e con molta solennità, processionalmente portato al Santuario agli 11 di Maggio del 1560. Grande fu la pompa di questa straordinaria Funzione, alla quale intervennero ancora in forma pubblica le Autorità Civili. La Chiesa fu in tal giorno adornata di simboliche Imprese, di Anagrammi, e di Elogi, secondo il gusto di que’ tempi, e che perciò qui si ommettono; ritenendo solo il seguente, che fu in tal circostanza esposto sulla Porta maggiore.