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142 memorie storiche della città

e fu sepolto nella Cappella Madruzziana, in cui stavan pure riposte le ossa dei due Cardinali Cristoforo e Lodovico suoi antecessori nella Chiesa di S. Onofrio, Cappella ch’egli aveva ristaurata e resa adorna con insigni pitture. A lui dedicò il Magini la sua Carta geografica del territorio trentino, e nel libro intitolato Monumenta Ecclesiæ Tridentinæ pag. 225 molti scrittori leggonsi nominati, che encomiarono le di lui virtù.

Al Cardinal Carlo succedette Carlo Emanuele Madruzzo di lui nipote. Nacque questi il mese di Febbraio 1599. Nell’anno 1618 egli divenne Canonico di Trento e di Bressanone, e nell’anno 1622 li 2 Luglio fu dal Capitolo di Trento sulla dimanda del Cardinal Carlo suo zio eletto Coadjutore ed Amministratore cum futura successione, e l’anno poi 1629 li 4 Gennajo avendogli il Cardinal Carlo rassegnato interamente il Vescovato, e divenuto quindi Vescovo e Principe di Trento egli ne prese solennemente il possesso li 21 Maggio 1630 con universale applauso.

Fu in quest’anno 1630, che la peste venne sventuratamente a desolare un’altra volta il nostro paese non meno che una gran parte d’Italia. Non si conosceva allora il modo di tener lontano questo flagello, e s’ignoravano, allorchè fosse penetrato, i mezzi che deonsi porre in opera per arrestarne i progressi, ed impedirne la propagazione, come si conoscono e si praticano fortunatamente