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Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento - parte prima.djvu/108

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della naunia. 97

uomini. La religione cristiana fu severamente vietata sotto gravissime pene dettate contro tutti quelli, che la predicavano, o la professavano. I pagani generalmente avevano un orrore insuperabile contro i cristiani seguaci d’un nuovo culto, ch’essi credevano empio. Sovente il popolo irritato denunciava con alte grida i cristiani come nemici degli Dei e degli uomini, ed esigeva imperiosamente, che fossero tantosto presi, e condannati ai più crudeli supplicj. I governatori ed i magistrati delle provincie condiscendevano alle dimande del popolo, e sagrificavano all’odio universale ed ai clamori pubblici queste sciagurate vittime. Se tal era l’opinione degl’Imperatori, e generalmente de’ popoli di tutto l’Impero romano intorno alla nuova religione di Cristo, non dobbiamo maravigliarci, che tale pur fosse quella de’ Nauni, e che attaccati fervidameme all’antica loro religione mettessero a morte i nuovi predicatori, che la combattevano, e volevano distruggerla. Noi dobbiamo ammirare e venerare la costanza dei tre santi Martiri, che sparsero il loro sangue per la vera fede, senza scagliarci in istolte invettive contro i loro uccisori, i quali credevano di far cosa grata al cielo in dare morte a coloro, che parlavano contro i lor Dei, e che tentavano d’abbattere l’antico lor culto. Noi dobbiamo solo compiangere il loro errore, ed adorare sommessamente i decreti della Provvidenza, a cui non era per anco piaciuto d’il-