Pagina:Memorie storiche della città e marchesato di Ceva.djvu/35

Da Wikisource.

35

ancor viva quella figlia che per tanti anni pianse perduta, spedì tosto il buon romito col figlio riavuto dalla ferita, e con due scudieri a Ferrania perchè fosse Adelasia con Aleramo ricondotta nelle braccia paterne. Fu riammessa alla grazia del Genitore ed agli splendori della corte e furono ricolmi d’onori e di richezze Aleramo e i suoi figliuoli 1.

  1. Alcuni vogliono che Adelasia ed Aleramo si rifuggissero nelle colline del Monferrato; Davide Bertolotti stabilisce la dimora dei fuggitivi presso Lingueglia tra le colline d’Alassio o Alessi, così denominato da Alasia. Gli abitanti di Garessio come altrove si notò, pretendono che i fuggitivi Aleramo ed Adelasia siansi ricoverati su Galera e nella spelonca da essi detta pietra Degna, avvece di pietra Ardena descritta dall’Astesano. Parlarono di quest’avventura il Loschi, Compendii stoirici, l’Armanno, Lettere, il Monti istoriografo di Savona ed il conte Federico Sclopis, Dell’antica Legislazione del Piemonte. Anche gli abitanti d’Ormea pretendono che Aleramo ed Adelasia siansi ricoverati nei loro monti. Si narra che quel territorio fu invaso dai Saraceni nel secolo XI. Il loro capo scelse per sua dimora uno speco di forma semicircolare alto palmi 133, e largo 385 diviso in due piani, chiamato lo speco delle roccie, posto in vista di Cantarana, e denominato tuttora la Balma del Messere.

    Si vuole che quest’alta e solitaria caverna abbia servito di ricovero ai fuggitivi sposi Aleramo ed Adelasia.