Pagina:Memorie storiche della città e marchesato di Ceva.djvu/363

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SALE. Alla distanza di tre miglia da Ceva verso Oriente sorge la villa di Sale, posta in sito elevato ed ameno. Vi sorge un grandioso castello proprio dei marchesi Incisa di Camerana. Era anticamente questo paese compreso nel marchesato di Ceva. Passò quindi alla famiglia Germonio dalla quale l’ereditarono i succitati marchesi Incisa di Camerana.

S. MICHELE. Questo cospicuo borgo è traversato dalla strada provinciale che da Ceva tende a Mondovì, trovasi sulla sponda sinistra del fiume Cossaglia. Era anticamente feudo dei Ceva come lo è tuttora di alcuni rami di questa antica famiglia. Nella parte più elevata del paese si scorgono ancora le rovine d’un ampio ed antico castello, monumento della caducità delle grandezze umane. Venne questo demolito nel 1800 per trarsene partito dalla vendita dei materiali. L’ultimo marchese padrone di questo castello ridotto alla miseria cessò di vivere nello spedale dei cavalieri di Torino. Molti dei contemporanei si ricordano tuttora d’aver veduto la marchesa di lui consorte andar mendicando un tozzo di pane per le contrade di Mondovì dove finì i suoi stentati giorni.

Oltre i Ceva furono feudatari di questo castello i Bassi, i Blengini, i Derossi, i Filipponi, i Morozzi di Magliano, i Massimini, i Mochia, gli Orta-Gagliardi, i Pallavicini, i Vaschi

    Sale. Nella borgata dei Cocca si trovò una lapide romana, ma essendo molto corrosa non se ne può cavare un senso. Battistino di Sale Minor osservante, teologo e predicatore fu autore della Somma detta da lui Battistina nel 1487 come si ha dal Gioffredo nella Storia delle Alpi marittime e dal Rossotto, ma alcuni e forse con fondamento lo vogliono di Sale di Lomellina. Baldassare di Sale Eremita Agostiniano scrisse De Rosario B. V. come si ha dal Sillabo del Rossotto. Nella parrocchia e nella cappella di S. Pietro di patronato dell’antica e cospicua famiglia Parrochia vi è la seguente iscrizione solo in parte leggibile: Here V. S. (forse heres, o ære) D. Caroli Parrociæ Antonius Parochia..... heredibus pro celeb.ne cot.ne Mese in pp.m 1440 die 25 aprilis. Diversi personaggi di questa famiglia s’illustrarono: l’avv. Carlo Tommaso fu segretario d’ambasciata in Londra quindi in Parigi ove stette dal 1713 al 1720, poi in Roma dal 1727 al 1731, in ultimo segretario nelle Regie Finanze, e morì in Torino nel 1734 di ritorno dalle