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124 MEMORIE STORICHE

sulle ombre azzurre de’ corpi fecer dopo due secoli Guericke, e poscia Buffon, ed altri1. Di quest’opera parlò senza dubbio Benvenuto Cellini nel suo Trattato sull’oreficeria, e più diffusamente ancora nel Discorso suo pubblicato dal ch. Morelli2, in cui dice «d’aver comperato per 15 scudi d’oro un libro scritto a penna copiato da uno del gran Lionardo da Vinci.... Infra le altre mirabili cose ch’erano in esso, si trova, dic’egli, un Discorso della Prospettiva il più bello che mai fosse trovato da altr’uomo al mondo.» Un esemplare di questo libro esser potrebbe quel codice dell’Accademia Etrusca, che il Gori trovò con questo titolo scritto in color rosso: Opinione di Leonardo da Vinci, e contiene: Modo di dipingere Prospettive, Ombre, Lontananze, Altezze, Bassezze, da vicino e da lontano e altro, e Precetti di Pittura. Pag. 2913. Vuolsi che del codice vinciano siasi valso, senza indicarlo, il Serlio nell’opera sua di prospettiva.

Un altro libro suo, ch’ei cita nel capo 196, come opportuno a vedervi la dimostrazione del rapporto inverso fra l’alza-


  1. Priestley. Storia delle ombre azzurre. Scelta d’Opuscoli. Milano. Tomo I. in 4.º pag. 270.
  2. Catalogo de’ MSS. italiani della Biblioteca Nani.
  3. Florilegium noctium corythanarum. Symbolae literariae. Tom. VIII. Florentiae 1751. pag. 66.