Pagina:Memorie storiche su la vita gli studj e le opere di Lionardo da Vinci.djvu/187

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176 MEMORIE STORICHE

quale e quanta parte abbia egli avuta nel miglioramento di questo ritrovato.

XLVII. Qual forma e quali congegni avessero le antiche nostre conche noi ben nol sappiamo. Da ciò che leggiamo in una carta del 14391 sembra potersi argomentare che prima di quell’epoca a certa determinata ora del giorno, cioè dalle 22 alle 24 italiane, si chiudessero tutte le bocche d’estrazione, e con banche (planche) si tenesse sollevata inferiormente l’acqua, sicchè ad ugual livello s’alzasse ne’ due navigli o canali; onde le conche altro non fossero che un otturamento de’ fori o rivi inservienti alla irrigazione. Ma altronde, poichè nel ricorso di Giorgio Rolandi parlasi di caduta d’acque (propter undas aquae defluentis in conchis), e di tal caduta che spezzava le sottoposte tavole, è chiaro che quelle conche aveano un doppio sostegno mobile, perchè le barche a inegual livello salir potessero e discenderne. Sappiamo altresì che nel mentovato anno 1439 Filippo Maria, ultimo dei duchi Visconti, per mezzo de’ due Ingegneri Filippo da Modena e Fioravante da Bologna fece costruire la conca di Viarena, affinchè navigabile si rendesse tutto il fossato che la città circondava; e poichè di oltre quattro braccia era la differenza di livello nelle acque, è chia-

  1. Fumagalli. Loc. cit.