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DI LIONARDO DA VINCI. 21

lo congettura solo, e nol dimostra il Dellavalle; e che trovisi la nota riferita dal De Pagave ne dubito, poichè non seppe vederla Oltrocchi, diligentissimo scrutatore e copiatore di quel codice, in cui cercava soprattutto argomenti per anticipare quanto potea la venuta del Vinci a Milano. Egli vide bensì il disegno del padiglione, ma disegnato il vide pel bagno della duchessa quì venuta nel 1490, e nella vicina pagina trovò notato l’anno 1492.1. Aggiungasi che nemmeno vi vide quella nota Venturi, il quale nelle notizie sulle epoche di Lionardo2 ne avrebbe fatta menzione. Cerchiamo dunque più certe prove.

Lionardo nel codice segnato Q. A. alla pag. 31 così lasciò scritto: Vigne di Vigevano (adì 20 Marzo 1492) alla vernata si sotterrano. Eccol dunque in Milano nel 1492. A qual oggetto andasse ne’ contorni di Vigevano, lo vedremo poi. Di più: abbiamo un altro codice suo, dice Oltrocchi, intitolato: Della luce, e delle ombre: in cui leggonsi queste parole da lui scritte all’usata sua maniera: A di 23 d’Aprile 1490, chominciai questo libro, e richominciai il cavallo. È chiaro alludersi quì al cavallo della statua equestre, destinata a Francesco I Sforza: è chiaro che, se nel


  1. Vedi sotto al num. X.
  2. Essay etc. pag. 36.