Pagina:Meomartini - I monumenti e le opere d'arte della città di Benevento.djvu/104

Da Wikisource.
82 arco traiano

ipsum, quod ingressus es, quam mirum laetumque! Nam priores invehi et importari solebant non dico quadrijugo curru, et albentibus equis, sed humeris hominum, quod arrogantius erat1.» Ma Traiano preferì di entrare a piedi, sopravvanzando il popolo soltanto con la sua vantaggiosa statura. Vecchi, fanciulli, uomini e donne, fin con i loro pargoletti lattanti, facevan ressa sul di lui passaggio, lasciandogli appena lo spazio di poter procedere innanzi a stento, o pure gremivano i tetti cadenti sotto il grave peso!

Questo ingresso così maestoso e commovente volle l’artista tramandare ai posteri col suo scalpello, ritraendo il momento in cui l’Imperatore, prossimo alle mura di Roma, sta per entrarvi.

Sulla sinistra di chi guarda è scolpita una porta, della quale sono visibili il pilastro sinistro con base attica, la cornice all’imposta, e l’archivolto sagomato con riquadro mistilineo superiormente. Era la porta Flumentana a capo della via Flaminia, la quale era la via trionfale2? I due primi personaggi sono in atto di varcarne la soglia. Innanzi a tutti, nel primo piano, vengono fuori Traiano, sulla destra dell’osservatore, ed un altro personaggio sulla sinistra, ambo togati, con la distinzione però che feci nella descrizione del primo quadro3, che, cioè, il Principe porta la toga con balteus, dalteum ed umbo, ed il secondo col semplice sinus.

L’osservazione a fare qui, da valere per tutti gli altri quadri ove è raffigurato Traiano, si è che questi è scolpito sempre verso l’estremo esterno del quadro col viso rivolto al fornice e le spalle alle cantonate. Serva di guida per discernerlo meglio in ogni quadro.

Alle loro spalle, in altri tre piani, sono scolpiti dodici littori, quanti era uso averne un console al seguito4, coi fasci di verghe, nel cui mezzo una scure. I primi sono formati di più verghe cilindriche, lunghissime, unite in fascio e trattenute da un nastro che le avvolge ad elica e a cercine. Una di esse è segnata sempre uscir dal fascio verso la punta superiore, dove è un ciuffo di foglie

  1. Plinio, Panegirico, cap. XII.
  2. Vasi, op. cit. vol. I. pag. 14— Rossi op. cit numeri 187 e 191.
  3. Pag. 75.
  4. Vaslet, op. cit. pag. 19.— Aula, op. cit parte 1a pag. 113.