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344 del teatro antico

con le loro volte, esistono i vomitorii, esistono le volte di sostegno delle scale, esiste l’orchestra, esiste la scena. Per quei corridoi ho camminato, sotto quelle volte son penetrato, sebbene spesso con grave disagio, della scena vedo ogni giorno il muro postico elevarsi dal piano della campagna. Oggi quegli ambulacri, quegli anditi, quei vomitorii, per la più parte nel completo dominio privato, sono adibiti a cantine, a pozzi neri, e qualcuno addirittura ad abitazione!

Il pianterreno, o primo ordine del Monumento, è per conseguenza quasi tutto sotterra; ne emerge soltanto poca parte. Su di questi si elevano (Tav. XLIX) degli altri due ordini informi ruderi, racchiusi la più parte da moderne abitazioni. Sull’estradosso delle volte degli ambulacri e dei vomitorii corrono una strada e alcuni vicoletti, ed una strada circonda tutto il portico esterno del teatro.

Dopo quello che dissi sulla fine del paragrafo precedente, non deve recar meraviglia se questo grandioso teatro non sia affatto conosciuto. Han saputo i dotti, ha saputo mai il Ministero della Pubblica Istruzione che a Benevento esiste un teatro antico, quasi perfettamente conservato nel pianterreno, e meritevole di esser dichiarato Monumento Nazionale? Se il Prof. Sorda lo scambiava per un crittoportico, gli altri patrii scrittori lo credettero un anfiteatro; ancora oggidì la via che lo circonda e i vicoli che lo attraversano son denominati nelle pubbliche tabelle viarie via e vicoli anfiteatro. Voglio sperare che dopo questa mia pubblicazione il Consiglio Comunale cambierà la erronea denominazione. Così spero pure che lo Stato e il Comune di Benevento si accingano ad espropriare, per ora, almeno tutta la parte sotterranea, al fine di mostrare al pubblico un Monumento così grandioso.

Esaminiamone ora un poco la icnografia (Tav. XLVI).

Il muro postico della scena misura la lunghezza di m. 88,80; ma il diametro del perimetro esterno semicircolare del teatro è ancora più lungo, a causa dello sporto delle colonne addossate ai pilastri e del primo scalino o zoccolo del monumento. Donde vedesi già che per le sue dimensioni questo teatro eguagliava quasi quello di Marcello a Roma. Ventitre arcate eguali t, intercalate