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del teatro antico 347

da pilastri o, costituiscono l’intercolunnio arcuato; altre due arcate attaccano il semicerchio al rettangolo della scena con due corridoi c, che vanno dritti dalla periferia all’orchestra. Le prime danno adito al primo ambulacro semicircolare n n n; ed alternativamente corrispondono, per mezzo delle altre arcate interne m, m', m'', o direttamente alla scala l, o alla scala l' di ritorno dal secondo ambulacro semicircolare i i i, o al corridoio traverso l'', il quale collega i due sudetti ambulacri semicircolari n, n, n e i, i, i. Da quest’ultimo, per di sotto gli archi g ed h, si perviene o nel compreso e o in quello f. Il primo non ha uscita, ed è coverto da una volta conica, la quale era di sostegno alla prima cavea. Il secondo, invece, costituiva un vomitorio, dal quale, mediante la scaletta f'', si perveniva ai posti della prima cavea. Di esso, però, una sezione 1h, coverta da volta, faceva pure da sostegno della prima cavea, mentre il tratto f' rimaneva scoverto. Gli archi k, k', k'' e quelli m, m', m'' limitavano la lunghezza delle scale priricipali, il cui senso in ascesa è determinato dalla direzione della freccia. I corridoi c, c, convergenti verso l’orchestra, vanno restringendosi dalla periferia al cerchio dell’orchestra. Su di essi stavano le tribune per i magistrati e per le vestali.

Di tutti gli ambulacri, i corridoi, le arcate e gli imi recessi accennati esistono tuttora intatte le volte di covertura.

Sulla volta dell’ambulacro i i i correva la precinzione, la quale separava gli stalli della prima cavea, più bassa, da quelli della seconda. Alla sommità di questa si elevava un muro semicircolare sulla verticale del circuito m, m', m'' del pianterreno. Oggi ne esiste ancora qualche avanzo, e in un rudere verso il mezzo del semicerchio stesso m, m', m'' vedesi un nicchio, il quale doveva contenere certamente una statua. Questo muro separava la sommità della cavea dal portico che ivi esisteva, secondo i precetti di Vitruvio, riproducente all’esterno ad un dipresso le stesse arcuazioni t del pianterreno. Questo portico era coverto da tetto.

Dell’orchestra non ho potuto determinare esattamente il diametro per non aver potuto operare uno scavo accosto il suo perimetro semicircolare interno. Da prima io lo aveva assegnato della lunghezza s q, di m. 30,00, facendo riuscire il cerchio tangente in z alla retta z y; ma poi ho pensato che essendo la z y