Pagina:Metastasio, Pietro – Opere, Vol. I, 1912 – BEIC 1883676.djvu/337

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atto primo 331


Cleofide.  Ov’è chi dice
che piú del mare un sospettoso amante
è torbido e incostante?
Io non lo credo.
Poro.  Ed io
nol posso dir.
Cleofide.  Mi disinganna assai...
Poro. Mi convince abbastanza...
Cleofide. ...la placidezza tua.
Poro.  ...la tua costanza.
Cleofide. Ricordo il giuramento.
Poro. La promessa rammento.
Cleofide. Si conosce...
Poro.  Si vede...
Cleofide. Che placido amator!
Poro.  Che bella fede!
          «Se mai turbo il tuo riposo,
     se m’accendo ad altro lume,
     pace mai non abbia il cor».
          Cleofide. «Se mai piú sarò geloso,
     mi punisca il sacro nume,
     che dell’India è domator».
     Poro. Infedel! questo è l’amore?
     Cleofide. Menzogner! questa è la fede?
     A due. Chi non crede al mio dolore,
     che lo possa un dí provar!
     Poro. Per chi perdo, o giusti dèi,
     il riposo de’ miei giorni!
     Cleofide. A chi mai gli affetti miei,
     giusti dèi, serbai finora!
     A due. Ah! si mora e non si torni

     per l’ingrata a sospirar.
     per l’ingrato