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atto primo | 7 |
or felice, or meschina,
pastorella, guerriera e pellegrina;
finché il monarca assiro,
fosse merito o sorte,
del talamo real mi volle a parte.
Sibari. E all’estinto tuo sposo
non successe nel regno il picciol Nino?
Semiramide. Il crede ognun: la somiglianza inganna
del mio volto col suo.
Sibari. Ma come il soffre?
Semiramide. Effeminato e molle
fu mia cura educarlo.
Sibari. (E quando spero
miglior tempo a scoprirle i miei martíri?
Ardir!) Sappi...
Semiramide. T’accheta: ecco Tamiri.
(vedendo venir Tamiri)
SCENA II
Tamiri con séguito, e detti.
oggi l’Asia il riposo, io degli affetti
la libertá.
Semiramide. Ma Babilonia deve
alla bellezza tua l’aspetto illustre
de’ principi rivali.
(una guardia va sul ponte, e accenna che vengano i principi)
Al fianco mio,
principessa, t’assidi,
e i merti di ciascun senti e decidi.