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188 viii - adriano in siria


Sabina. Oh! questo no. Giá m’ingannasti assai. (s’alza)

          Assai m’ingannasti,
     ingrato! ti basti.
     Io stessa non voglio
     vedermi tradir.
          La fiamma novella
     scordarti non sai.
     T’aggiri, sospiri,
     cercando la vai:
     lontano da quella
     ti senti morir. (parte)

SCENA IV

Adriano e Aquilio.

Aquilio. La tua bella Emirena

volo a cercar. (in atto di partire)
Adriano.   No, ferma.
Aquilio.   E a lei potresti
tal giustizia negar?
Adriano.   No: ma per ora...
Non udisti Sabina? Amor mi sprona;
la ragion mi raffrena.
Vorrei... Ma... Oh dèi, che pena!
Aquilio. Spiégati alfin. Se non t’intendo, invano
m’affanno a consolar quel core oppresso.
Adriano. Spiegarmi! E come? Ah! non m’intendo io stesso.
  (parte)

SCENA V

Aquilio solo.

Tolleranza, o mio cor. La tua vittoria,

benché non sia lontana,
matura ancor non è. L’amor d’Augusto,