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ATTO SECONDO

SCENA I

Galleria.

Alceste ed Olinto.

Alceste. E tu per qual ragione

mi contendi l’ingresso? Al regio piede
necessario è ch’io vada. (in atto d’inoltrarsi)
Olinto.   Andar non lice:
la regina lo vieta, Olinto il dice.
Alceste. Attenderò fintanto
che fia permesso il presentarmi a lei.
Olinto. Son pure i detti miei
chiari abbastanza. A Cleonice innanzi
piú non déi comparir. Ti vieta il passo
alla real dimora,
né mai piú vuol mirarti. Intendi ancora?
Alceste. Piú mirarmi non vuole? Oh dèi! mi sento
stringere il cor.
Olinto.   Questo comando, Alceste,
t’agghiaccia, io me n’avvedo.
Alceste. No, perdonami, Olinto, io non ti credo.
Non è la mia regina
tanto ingiusta con me. Né v’è ragione
che a sí gran pena un suo fedel condanni.
O ingannar ti lasciasti, o tu m’inganni.
Olinto. E ardisci dubitar de’ detti miei?
Alceste. Se troppo ardisco, io lo saprò da lei.
  (in atto d’entrare, s’incontra in Mitrane)
Olinto. Férmati!