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varianti 69
          Rondinella, a cui rapita

     fu la dolce sua compagna,
     vola incerta, va smarrita
     dalla selva alla campagna,
     e si lagna, intorno al nido,
     dell’infido cacciator.
          Chiare fonti, apriche rive
     piú non cerca, al dí s’invola
     sempre sola, e sinché vive
     si rammenta il primo amor.


ATTO SECONDO

SCENA I

Sibari. Ministri, al re sia noto

che giá pronta è la mensa. (parte una guardia)
  È giunto il tempo
che l’accortezza mia,
col morir di Scitalce, il grave inciampo
mi tolga d’un rivale, e m’assicuri
che mai scoprir non possa
la sua voce, il mio scritto
quanto Sibari un dí finse in Egitto.
Ircano. E pure il giungerò. Dov’è Scitalce?
Ov’è Tamiri? È questo
il luogo della mensa?
Sibari.   E qual furore
t’arma la destra?
Ircano.   Io vo’ Scitalce estinto.
Sibari. (Ah! di costui lo sdegno
scompone il mio disegno.)
Ircano. Additami dov’è.
Sibari.   Ma che farai?
Ircano. Che farò? Mi vedrai con questo acciaro
dell’ingiusto imeneo troncare il laccio.
Alla sua sposa in braccio
cadrá il rivale, andrá la mensa a terra,