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varianti 79
la sua colpa abborrisco, e il core intanto

di rabbia freme e di pietá sospira,
e mi si desta il pianto in mezzo all’ira.
Cosí fra i dubbi miei
son crudo a me, non son pietoso a lei.
          Passeggier, che su la sponda
     sta del naufrago naviglio,
     or al legno ed or all’onda
     fissa il guardo e gira il ciglio:
     teme il mar, teme l’arene;
     vuol gittarsi e si trattiene,
     e risolversi non sa.
          Pur la vita e lo spavento
     perde alfin nel mar turbato.
     Quel momento fortunato
     quando mai per me verrá?


ATTO TERZO

SCENA I

Campagna su le rive dell’Eufrate, con navi che sono incendiate. Mura de’ giardini reali da un lato, con cancelli aperti.

Ircano con séguito di sciti armati, parte su le navi, e parte su la riva del fiume.

Ircano. Che fa? Che tarda? Impaziente ormai

la sposa attendo. Il nuovo sol giá nasce,
e Sibari non torna. Ah! qualche inciampo
all’impresa trovò. Ma genti ascolto:
è Sibari che vien; Tamiri è mia!
Compagni, ora vi bramo
Solleciti a partir. (alle guardie sulle navi)