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220 xiv - achille in sciro


Arcade. Pirra.

Ulisse.   Pirra!
Arcade.   E per lei Nearco ha loco
fra’ reali ministri.
Ulisse.   E questo è poco?
Arcade. Ma ciò che giova?
Ulisse.   Ah! mio fedel, facciamo
gran viaggio a momenti. Odi, e dirai...

SCENA XI

Nearco e detti.

Nearco. Signor, vieni: che fai?

T’attende il re.
Ulisse.   Qua è il cammino?
Nearco.   È questo.
Ulisse. Ti sieguo: andiam. Non posso dirti il resto.
  (ad Arcade; indi parte con Nearco)

SCENA XII

Arcade solo.

Chi può d’Ulisse al pari

tutto veder? Ciò, che per gli altri è oscuro,
chiaro è per lui. No, la natura o l’arte
l’egual mai non formò. Dov’è chi sappia,
com’ei, mostrar tutti gli affetti in volto
senz’averli nel cor? chi, fra gli accenti
facili, ubbidienti
l’anime incatenar? chi ad ogni istante
cambiar genio, tenor, lingua e sembiante?
Io nol conosco ancor. D’Ulisse al fianco