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atto secondo 303


saria che mai s’udisse,

se fosse ver.
Cambise.   Se fosse vero? Ah! dunque
ne possiam dubitar? Parla, Mandane;
consola il tuo Cambise.
Mandane.   E come posso
te consolar, se non distinguo io stessa
quel che creder mi debba?
Cambise.   Almen qual hai
ragion di dubitar?
Mandane.   Si vuol che sia
l’ucciso un impostor, e il nostro figlio
quel pastor che l’uccise.
Cambise.   O dèi pietosi,
avverate la speme. E tu vedesti
questo pastore?
Mandane.   Or da me parte.
Cambise.   È dunque?...
Mandane. Quei che meco or parlava.
Cambise.   Un giovanetto,
generoso all’aspetto,
di biondo crin, di brune ciglia, a cui,
forse proprio trofeo, gli omeri adorna
spoglia d’uccisa tigre?
Mandane.   Appunto.
Cambise.   Il vidi,
e m’arrestai finché da te partisse;
ma sugli occhi mi sta. Pur, che ti disse?
Mandane. Nulla.
Cambise.   Un contento estremo
fa spesso istupidir. Ma qual ti parve?
Mandane. Confuso.
Cambise.   A’ boschi avvezzo,
il dovea te presente. E chi l’arcano
ti svelò?
Mandane.   Mitridate.