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ATTO TERZO

SCENA I

Montuosa.

Mandane e Mitridate.

Mandane. Lo veggo, Mitridate: un vivo esempio

tu sei di fedeltá. Non istancarti
l’istoria a raccontarmi: a pro di Ciro
io so giá quanto oprasti,
e Cambise lo sa. Pensiamo entrambi
le tue cure a premiar. (Perfido!) È vero
che del merito tuo sempre minore
la mercede sará; pur quel che feci
sembrerá, lo vedrai,
poco a Mandane, a Mitridate assai.
Mitridate. Questo tanto parlarmi
di premio e di mercé troppo m’offende.
Che? Mandane mi crede
mercenario cosí? S’inganna. Io fui
giá premiato abbastanza,
compiendo il dover mio. Le rozze spoglie
non trasformano un’alma. In me, lo sai,
l’esser pastore è scelta,
non è sventura. Io volontario elessi
questa semplice vita; e forse appunto
per serbarmi qual sono, e qual mi credi
per mai non divenir.