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318 | xv - ciro riconosciuto |
dubitandone, offendo. È vivo il figlio:
corrasi ad abbracciarlo.... Ah, folle! Io vado
a perder questo ancora
languido di speranza ultimo raggio.
Andiam: chi sa... Ma quello,
che a me corre affannato,
non è Cambise? Aimè! son morta. È fatto
l’orrido colpo: ha nella destra ancora
nudo l’acciar... Chi mi soccorre? Ah! stilla
ancor del vivo sangue... Ah! fuggi... ah! parti...
SCENA IV
Cambise con ispada nuda nella destra
stillante di sangue, e detta.
Mandane. Fuggi: quel sangue
togli al materno ciglio.
Cambise. Questo sangue che vedi...
Mandane. (svenendo) Oh sangue!... oh... figlio!...
Cambise. Sposa! Mandane! Oh me perduto! Ascolta,
principessa, idol mio. Non ode. Ha chiuse
le languide pupille, e alterna appena
qualche lento respiro. Almen sapessi
come agli usati uffizi
quell’alma richiamar.
SCENA V
Cambise, Mandane e Ciro.
dove mai troverò? Di Trivia al fonte
finor l’attesi, e mai non venne. (cercando per la scena)