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136 xviii - attilio regolo


SCENA VI

Barce sola.

Dunque è ver che a momenti

il mio ben rivedrò? L’unico, il primo,
onde m’accesi? Ah! che farai, cor mio,
d’Amilcare all’aspetto,
se al nome sol cosí mi balzi in petto?
          Sol può dir che sia contento
     chi penò gran tempo invano,
     dal suo ben chi fu lontano
     e lo torna a riveder.
          Si fan dolci in quel momento
     e le lagrime e i sospiri;
     le memorie de’ martíri
     si convertono in piacer. (parte)

SCENA VII

Parte interna del tempio di Bellona; sedili per li senatori romani e per gli oratori stranieri. Littori, che custodiscono diversi ingressi del tempio; da’ quali veduta del Campidoglio e del Tevere.

Manlio, Publio e senatori, indi Regolo ed Amilcare.
Séguito d’africani e popolo fuori del tempio.

Manlio. Venga Regolo, e venga

l’africano orator. Dunque i nemici
braman la pace? (a Publio)
Publio.   O de’ cattivi almeno
vogliono il cambio. A Regolo han commesso
d’ottenerlo da voi. Se nulla ottiene,