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ATTO SECONDO

SCENA I

Ricchissimi appartamenti destinati da Serse a Temistocle.
Vasi all’intorno ricolmi d’oro e di gemme.

Temistocle, poi Neocle.

Temistocle. Eccoti in altra sorte; ecco cambiato,

Temistocle, il tuo stato. Or or, di tutto
bisognoso e mendico, invan cercavi
un tugurio per te: questo or possiedi
di preziosi arredi
rilucente soggiorno;
splender ti vedi intorno
in tal copia i tesori; arbitro sei
e d’un regno e d’un re. Chi sa qual altro
sul teatro del mondo
aspetto io cambierò. Veggo pur troppo
che favola è la vita;
e la favola mia non è compíta.
Neocle. Splendon pure una volta,
amato genitor, fauste le stelle
all’innocenza, alla virtú: siam pure
fuor de’ perigli. A tal novella, oh, come
tremeran spaventati
tutti d’Atene i cittadini ingrati!
Or di nostre fortune
comincia il corso: io lo prevengo, e parmi