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gnando del loro succo i fiori e le frutte che regalava agli amici. Che straccio d’amico! La Bergamotta, secondo il Knoop, acquistò poi varii nomi e si disse Bergamotta dorata, Begamotta Svizzera che gli Olandesi dicono lunga come l’amore, hoe langer, hoe liever, Bergamotta Grassana, Bergamotta Autunnale ecc.

9.

Non absunt victor ponti quæ poma per altum     Attulit, austero dulcia mixta simul. (pag. 11)

Cizico, Cabiri, Tigranocerta, Nisibi, sono i nomi delle grandi vittorie riportate sul Ponto e nell’Asia Minore da Lucio Licinio Lucullo, console romano, contro Mitridate e Tigrane. Di ritorno a Roma non volle più saperne di cose pubbliche e visse tutto a sè stesso, godendosi lautamente e nobilmente le immense ricchezze acquistate in guerra. Fra le spoglie portale a Roma da Lucullo, Ammiano Marcellino annovera il Ciliegio colto in Cerasunte onde il nome di Cerasus. Di Pomi non si fa menzione nè da Marcellino nè da verun altro che a me sia noto. Alcuni botanici mettono il ciliegio fra i Pomi, dunque il pomo di Lucullo onde qui parla il Pico, dev’essere il ciliegio e di questo la specie precisamente che si dice Amarena la quale è appunto di un sapore agro dolce, austero, dulcia mixta simul. Alla tavola del Gran Duca Cosimo III, scrive il Targioni, si servivano 42 specie di ciliegi fra le quali il Cerasus racemosa hortensis che è la Cerise a brochet dei Francesi.

10.

Non procul hinc distat morus Babylonia, fronde ecc. (pag. 11)

Tutti i Botanici dividono in due specie il Moro nella bianca e nella nera, e dicono che vien dalla China. A principio v’era soltanto il Moro bianco. Sapete come ne venne il nero? Dal sangue di Piramo e Tisbe che sotto di esso si diedero la morte.

Arborei foetus aspergine caedis in atram
Vertuntur faciem, madefactaque sanguine radix
Purpureo tingit pendentia Mora colore.

So bene che in scherzi, dirà qui taluno. Ma, e vorreste che