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il ritratto del Principe da un lato, ed una galera al rovescio. Quella, che riporto nella tavola I. num. 1, si conserva nel Medagliere della R. Università in Genova, che ne possede un esemplare in argento, ed un secondo in bronzo. L’uno e l’altro intorno al ritratto hanno l’epigrafe ANDREAS. DORIA. P. P. Non differisce da questa quella ch’è riportata al numero 2, che per l’epigrafe NON. DORMIT. QUI. CUSTODIT. la quale è nel rovescio, e per il cognome dell’eroe scritto AURIA in luogo di Doria. E questa, e l’altra, ch’è al numero 3, furono da me estratto dall’opera di Gio. Giacomo Luckio Sylloge numismatum elegantiorum excusorum ab anno 1500 ad 1600. Argentorati 1620.

L’ultima di esse ha nel dritto l’eroe ignudo, che appoggiasi ad un albero, impugnando un remo. Lo contornia l’epigrafe ANDREAS. AURIA. CLAS. PRAEF. Nel rovescio vedesi la rosa dei venti, e l’iscrizione VIAS. TUAS. DOMINE. DEMONSTRA. MIHI.

Quella, ch’è al numero 4, è nella ricca e scelta collezione del dottissimo numismatico Signor Avvocato Gaetano Avignone in Genova. Ha dal dritto il ritratto del Principe coll’epigrafe ANDREAS. DORIA. P. P., e dal rovescio l’immagine della libertà coll’iscrizione LIBERTAS. PUBLICA. Le tre prime ricordano le chiare imprese del Doria, quale Ammiraglio dei maggiori imperi d’Europa, e la quarta rammemora la più insigne delle opere di lui, la libertà donata alla patria.