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Il secondo (vedi tavola V, n. 2) ed il terzo (ibid. num. 3) differiscono dal primo per gli ornamenti, ma lo stemma è lo stesso, cioè la solita aquila nascente. In quello non vediamo corona di alcuna specie, perchè anteriore all’epoca, nella quale Andrea ottenne il Principato. Il quarto ed il quinto presentano l’arma Doria inquartata con quella dei Landi, Principi di Val di Taro, cioè i quarti primo e quarto divisi da sei sbarre in oro ed azzurro tramezzati da una fascia d’argento, ed il secondo e terzo ad onde con fascia in azzurro ed oro. I Doria, come dicemmo, assunsero tale impresa per il matrimonio del Principe Giovanni Andrea II con D. Maria Polissena Landi nel 1627.

Nel sesto e settimo (vedi tav. V, num. 6 e 7) all’aquila Doria è congiunto lo stemma dei Lomellini, cioè scudo tagliato in rosso ed oro; e ciò perchè il Principe Andrea III sposò D. Violante Lomellini il 2 febbraio 1652.

L’ultimo finalmente (tav. V, n. 8) riunisce le tre imprese Doria Landi e Pamphili. Conosciamo già le due prime, e ci basta indicare, che la terza ha tre gigli, e la colomba col ramoscello di ulivo. Questo sigillo è certamente posteriore al matrimonio del Principe Gio. Andrea III con D. Anna Pamphili.