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Con dichiarazione, per patto espresso, che Dio guardi, di peste, guerra, forza dei Principi, e che in Levante fossero bandite o rigettate le monete stampate nella detta zecca, per tali accidenti non s’intenda detto Moretti essere obbligato al mantenimento di detto affitto, ma con l’anteriore notizia di due mesi anticipati doverà essere terminata la locatione, ed obbligata la Sig. Principessa a rescindere il contratto, ed annullare ogni obbligo del med. Moretti concedendogli in tal caso facoltà di vendere o trasportare gli utensili della medesima zecca, come ad esso parerà meglio; promettendo per l’osservanza e manutenzione di quanto resta nelle parti espresso, sua persona, e beni presenti, e futuri.

Dichiarando, che venendo il caso di suddetti accidenti debbano allungarsi il termine suddetto di mesi due a mesi tre, acciò S. E. possa prendersene giustificazione.

F. Viol. Lomellina Doria

Io Francesco Moretti mi obbligo a quanto di sopra.


DOCUMENTO XIII.

Impronta da tenersi nelle monete battute in Torriglia.


In ordine alla concessione dell’Eccellentissima Signora Principessa Doria fatta a Francesco Moretti sotto li tre del corrente mese della Zecca di Torriglia dichiara S. Eccellenza di permettere a detto Moretti lo stampo delle monete per levante con titolo di mercanzie ed ornamenti con l’impronto, e nome del Signor Principe suo figlio con l’impresa di due fiori ed un’aquila, dichiarando inoltre, che la prima lettera del nome di detto Signor Principe sia un G gifrato un poco distante dall’I.

Inoltre altra dell’impronto di S. E. con queste parole Don: Vi: Lo. Prin. S. Ved. Do.

Genova li 19 settembre 1665.

Io Fr. Moretti prometto d’osservare q. detto sopra.