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anche Fermo e Castronuovo vennero contemporaneamente occupati da coloni romani. Roma usò della vittoria con saggia politica; e volle stabilire, almeno nella forma, una specie di confederazione con le due vinte e famose regioni, le quali, come riferiscono gli Storici dell’antichità « fìdem Populi Romani venere ». Ma Interamnia, divenuta Municipio, non cessò dal governarsi con leggi proprie, solo obbligata a fornire di uomini e di sussidi i vincitori nelle lunghe ed ostinate guerre contro i popoli italici. Però in breve dovè soggiacere alla sorte comune, e venne occupata da colonie; e coloni e miinicipi pare che abitassero insieme, ignorandosi in qual modo avessero diviso il territorio. Quando Augusto restrinse il numero soverchio delle regioni italiane, i Vestini sub-Appennini, gli Atriani, i Pretuziani ed i Piceni furon compresi nella quinta, che, dalla più vasta, fu chiamata Regione Picena; ed è per questo che gli scrittori, ad Augusto posteriori, non dubitarono di ricordare la nostra Interamnia con l’appellativo di Picena, alla quale Giovan Berardino Delfico, seguendo le induzioni del Mazzocchi, del Bochard e degli altri orientalisti, assegnò, e non so con quanto solido fondamento, un’origine fenicia 1.

Gl’Interamniti ottennero, dopo la guerra italica, la romana cittadinanza, e furono aggregati alla tribù Velina: ne fanno fede alcune epigrafi illustrate da’ patrii scrittori, e pubblicate di recente, con migliore lezione, da Teodoro Mommsen 2. Valenti nelle armi, essi presero parte a tutti gli avvenimenti più importanti ed a tutte le guerre che Roma ebbe a sostenere per consolidare la propria potenza: li troviamo infatti nella seconda guerra punica, e poscia nella italica o sociale, quando, duce il marso Pompedio Silone, i popoli italici sostennero con le armi il loro diritto, e lo affermarono contro la prepotenza di Roma.

Ma il diritto della romana cittadinanza, acquistato a prezzo di tanti sacrifizii, non impedì ad Augusto di assegnare i campi d’Interamnia, come di molte altre città, a’ suoi veterani: e cosi

  1. Inter. Praetutia. Gap. 1, pag. 1, 2 e seg.
  2. V. I. R. N. Muzii, Delfico, Palma, Mozzetti, U. Valia, N. Sorricchio, G. Cherubini, V. Iandelli, D. De Guidobaldi, V. Gentile, per tacere di altri, raccolsero ed illustrarono non poche epigrafi che si riferiscono all'antica regione Pretuziana. V. il Voi. I del nostro Castel S, Flaviano (presso i Romani Castrum Novuni), etc.