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il ricordare. E tutte queste opere collocano l’artista Abruzzese a fianco del Donatello, del Ghiberti e dello stesso Benvenuto Cellini. Che se egli avesse ricevuto il battesimo a Firenze, a Roma od a Milano e non in un umile paese degli Abruzzi, e da storici partigiani dell’arte fosse stato encomiato più del dovere, non sarebbe certamente meno di quelli famoso! Ma la storia artistica delle nostre Provincie deve essere rifatta da capo! 1.

  1. Nella piccola raccolta di quadri nella Sala del disegno in Teramo, raccolta in buona parte dovuta all'opera ed a’consigli del eh. artista Teramano, Gennaro della Monica, si conservano alcuni pregevoli dipinti, torsi di statue, busti e qualche fregio a rilievo. Vi è, tra le altre opere di arte, una tavola con figure su fondo dorato, divisa in 12 compartimenti, in ciascuno de’ quali vengono rappresentati Santi c- Sante. Nel piano inferiore l’artista volle effigiare San Ambrogio con pastorale in mano, S. Girolamo in abito cardinalizio, e S. Agostino, uno dei protettori di Teramo, con paludamento vescovile: nel mezzo, Gesù e la Vergine seduti su faldistorio: Gesù alza la mano in atto di benedire e sembra concedere alla madre la grazia che domanda. Tutto all'intorno una bellissima corona di angioli con le mani giunte sul petto, o piegate in atteggiamento di preghiera. Nello stesso compartimento, ma nella parte inferiore, si vede nel mezzo una Città, circondata da mura, da torri e da due fiumi: a diritta de’ monaci col loro priore in ginocchio: a sinistra i cittadini con i costumi del tempo in atto supplichevole: il Monaco porta la scritta: Magister Nicotaus; la città la parola: Teramum. A sinistrasi vede S. Berardo con pastorale, mitra, ed una scritta in mano, che dice: Avertatur obsecratio tua et furor tuus a civitate tua Teramana; e poi un S. Gregorio con tiara, e S. Nicola da Tolentino con motti allusivi. Sul davanti è rappresentato in ginocchio lo stesso artista, con la seguente firma: Jacobel de Flore p. Il quadro apparteneva alla Chiesa di S. Agostino. Questa composizione, eseguita a Teramo dal celebre pittore veneziano, è davvero stupenda per verità, espressione, grazia, morbidezza di pennello, e pel modo come vengono trattati gli accessorii.