Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/74

Da Wikisource.

— 32 —

delle colonie che vi dedussero i Romani, la prima nel 463 (e non 60 come alcuni scrittori pretendono) sotto Curio Dentato, e la seconda nel 489 sul principio della guerra Cartaginese. E forse questo luogo,già per sua natura importantissimo, venne fortificato, perchè potesse meglio resistere agli Africani, se mai avessero tentato uno sbarco sulle coste dell’Adriatico, ovvero per tenere in freno i domati Piceni. Dell’uno e dell’altro avvenimento ci lasciarono notizia gli antichi storici. Leggiamo in Tito Livio 1: Curius Dentatus Consul, Sainnìtibus caesis et Sabinis, Coloniae deductae sunt Castrum, Sena, Adria: (se non piuttosto quella di Atri fu dedotta 25 anni prima di quella di Castro); ed in Vellejo Patercolo sta scritto: 2 initio primi belli Punici, Firmut et Castrum coloniis occupati. Cluverio sostiene le due occupazioni doversi ridurre ad una 3; ma non ne assegna la ragione. Questa città venne di bel nuovo munita a’tempi di Silla: Castrimonium oppidum lege Sillana est munitum; iter populo Romano non debetur; ager ejus ex occupatione tenebatur; postea vero Nero Caesar tribunis et militibus eum assignavit 4; ma anche prima che Nerone assegnasse ai Tribuni ed a’ militi l’Agro Castrano, Augusto, che, al dire di Svetonio, popolò l'Italia di 32 colonie 5, ne mandò anche a Castro, costringendo i poveri cittadini ad emigrare lungi della terra natia, allorché ebbero ad udire dal milite imperiale quelle superbe parole:


Haec mea sunt, veteres migrate coloni!


Ager Cuprensis, Truentinus, Castranus.... lege Augustea est assignatus 6; ed altrove ((Castranus ager lege Augustea est assignatus.

Dalle quali citazioni chiaro apparisce che il Castranus ager sia il nostro Castrum Novum, dandocene garenzia la semplice disposizione geografica de’ luoghi, perchè Castrum si trova ricordato subito dopo di Truentum.

  1. Epitome.
  2. Lib. 1. Pater.
  3. Lib. I. pag. 647.
  4. Frontino de Coloniis.
  5. Svetonio. Vita di Cesare XLVI.
  6. Frontino, luog. cit.