Pagina:Morselli - Carlo Darwin, Milano-Torino 1882.djvu/39

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asini, porci, bovi, pecore, capre, conigli, piccioni, polli ed altri uccelli di bassa corte e di gabbia, pesci, insetti, cereali, erbaggi, frutta, alberi d’ornamento e fiori, che l’uomo per mezzo della scelta metodica ha potuto produrre durante i non lunghi secoli del suo incivilimento a seconda che lo ispiravano i suoi bisogni, le sue esigenze o i suoi capricci. Le osservazioni del Darwin sui polli, conigli e piccioni sono così complete che un giudice non sospetto, il Quatrefages, le dichiarava insuperabili. Il Darwin diede una spiegazione soddisfacente dell’origine di molte varietà anomale: le sue conclusioni intorno alla unità o pluralità delle specie domestiche, per esempio dei cani, sono un modello di induzione scientifica: altrettanto nuove e stupende sono le ricerche sui caratteri morfologici delle varie razze di conigli: ma di tutti il più meraviglioso è lo studio dei piccioni. Undici anni di ricerche e di esperienze costano al Darwin i due capitoli da lui destinati a stabilire l’origine delle numerose varietà di colombi domestici, che egli tutte si procurò e coltivò nelle sue terre per giungere a classificarle in cinque grandi gruppi simili a cinque veri generi contenenti ciascuno circa trenta specie (varietà): ma mercè un insieme di fatti precisi e di deduzioni logiche, poté concludere anche alla discendenza delle centocinquanta specie da una sola specie selvaggia, la Columbia livia. Nello stesso tempo Darwin scopriva come la fecondità fra queste specie di piccioni domestici fosse in ragione dell’affinità nei caratteri: donde il risultato importantissimo che la variabilità morfologica s’accompagna sempre da variabilità fisiologica. Ma anche per rispetto alle leggi di questa variabilità delle forme viventi, i capitoli successivi dell’opera forniscono nozioni preziosissime e nuove.

La parte più ampia dell’opera è infatti destinata allo studio di alcuni principii fondamentali della teoria dell’elezione; fra i quali l’ereditabilità dei caratteri, l’incrociamento e i suoi effetti, l’ibridismo, le condizioni diverse di vita, l’elezione umana sia metodica sia incosciente, la variabilità delle forme organiche, le sue cause e le sue leggi, vengono successivamente considerate e confermate mercè un enorme numero di fatti, in parte osservati dal Darwin stesso, in parte raccolti dai più autorevoli naturalisti. Di altissimo valore scientifico sono le ricerche intorno alla variazione delle gemme, che egli spiegò come l’effetto delle mutate condizioni di esistenza della pianta, e dalla quale trasse poi i primi fondamenti per la sua celebre ipotesi della Pangenesi. In