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Del Paraguai. 5

rare la moltitudine di questi Apostolici Operai, che spontaneamente corrono ad arrolarsi tutto dì sotto le insegne del Crocifisso per passare alle sacre Missioni: tutti fuoco, tutti ansanti di pervenire a così bella meta. Dite loro, che immensi patimenti dovran fare ristretti nel buco di qualche nave, fra mille stenti in una navigazione di quattro, o sei, o otto mila miglia, fra i pericoli delle feroci tempeste, e de i Corsari, fra le angosciose calme delle linea Equinoziale: punto non se ne spaventano. Aggiugnete, che vanno a soggiornare in vicinanza, o in mezzo a Popoli barbari, o almeno fra povera e rusticana gente, senza più dover godere del bel paese d’Europa, e de gli agi, che qui abbondano, nè rivedere i lor parenti ed amici; e dove i pericoli son frequenti di lasciar la vita tra le freccie, e sotto le mazze di que’ Popoli inumani: questo non solamente nulla li ritiene, anzi più gl’incoraggisce, giacchè ben fortunati si riputerebbono, se con sì beata morte potessero compiere il corso del sacro lor ministero. Ma questo nobil ardore non si può aspettar altronde, che da quel divin Spirito, il quale infiamma al bene i cuori de’ Fedeli, nè trovarsi altrove, che nella vera Chiesa di Dio; è perciò dee dirsi un contrassegno anch’esso, che questa è la legittima Sposa di Gesù Cristo, conservatrice dello spirito de’ Primi Cristiani, e tuttavia feconda di Apostoli e di Martiri, come fu la primitiva Chiesa. Quanti poi generosi Campioni in vari Secoli, e spezialmente dopo lo scoprimento dell’Indie Occidentali, e dopo il passaggio fatto per mare alle Orientali, o sia a i vasti paesi dell’Asia e dell’Affrica, sieno concorsi alla magnanima impresa di convertire alla Fede di Cristo i Popoli idola-