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Del Paraguai. 43


Stanno poco distanti l’una dall’altra le loro Popolazioni, e pero frequente è fra loro la comunicazione, i conviti, e l’ubbriachezza con danze generali. Quivi solamente il Cacique comanda con qualche figura di Principato, servendo cadaun Popolo al suo a guisa di vassalli e sudditi, con fabbricargli le case, coltivare i suoi campi, e mantenergli la tavola del buono e del meglio del paese. Egli solo comanda, e gastiga con rigore i rei, dispensando fiere bastonate, che talvolta rompono l’ossa. Gli paga il Popolo la decima della caccia e della pesca, alla quale non vanno senza aver prima chiesta licenza da lui. Anche il sesso femineo rende ubbidienza alla Moglie principale del Cacique, giacchè egli ne tien quante vuole. Maggiormente si scorge la forma Principesca di questo governo, perchè va per successione nel Figlio primogenito del Cacique, al quale, giunto che sia all’età competente per maneggiare i pubblici affari, il Padre dà l’investitura e il possesso del governo con molte cerimonie, senza perdere per quello l’amore e il rispetto de’ Vassalli, finché vive.

La falsa Religione di questi varj Popoli, che ho compresi col nome di Manacichi, sembra aver qualche barlume della vera, perché per tradizione de’ lor Maggiori tengono, che una bellissima Signora senza opera d’uomo concepì un vaghissimo Figlio, il quale cresciuto in età operò insigni miracoli nel Mondo; finché un giorno sotto gli occhi di una copiosa turba di seguaci si levò in aria, e trasformossi nel Sole, che ora miriamo. Perciò que’ Sacerdoti fan credere al Popolo, essere il Sole un’Uomo luminoso, tuttoché noi dalla terra non arriviamo a discernere le sue fattezze. Ma non per questo adorano