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IL CUORE DEL CIPRESSO




i


O cipresso, che solo e nero stacchi
dal vitreo cielo, sopra lo sterpeto
3irto di cardi e stridulo di biacchi:

in te sovente, al tempo delle more,
odono i bimbi un pispillìo secreto,
6come d’un nido che ti sogni in cuore.

L’ultima cova. Tu canti sommesso
mentre s’allunga l’ombra taciturna
nel tristo campo: quasi, ermo cipresso,
10ella ricerchi tra que’ bronchi un’urna.