Pagina:Neera - Addio, Firenze, Paggi, 1897.djvu/133

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addio! 119


nella mia coscienza una voce sola che si alzi a difendermi, ve lo prometto, Massimo, sarò vostra.

Chinai il capo arrossendo sotto la pietosa menzogna mentre egli sfavillava di speranza.

— Ed ora lasciatemi... Massimo, tornerete domani.

— Non avrò io un bacio dalla vostra cara bocca come pegno di fede?

Atroce contrasto! Egli era giulivo e mi tendeva le braccia sorridendo; accostai le labbra a quel bellissimo viso, sfiorando i neri capelli, e lo baciai lungamente... per l’ultima volta!

Ancora un bacio, Valeria...

Era necessario resistere perchè il coraggio mi abbandonava.

Domani, Massimo, mio immenso amore!

Feci alcuni passi per allontanarmi, ma mi raggiunse.

— Per pietà lasciatemi.

— Giura che sarai mia!

Non risposi.

Mi sciolsi dalle sue braccia ma fuggendo