Pagina:Neera - Anima sola.djvu/221

Da Wikisource.

anima sola. 213

zione; i suoi balocchi, i suoi abitini di bimbo, i compagni che primi amò; e poi della casa che abita, dei sentieri che egli percorre, dei poeti favoriti, dei morti rimpianti ed infine delle persone che egli non conosce ancora, ma che conoscerà, che entreranno a far parte della sua vita a prendere un posto nel suo cuore, che lo divertiranno o lo interesseranno e lo faranno piangere o sorridere, o benedire o imprecare. Di una donna? Sì, forse, un momento. Ma qual donna potrebbe possederlo tutto e per sempre? Non v’è che la Morte... Oh quella mi renderebbe gelosa!

Eppure l’amore ha vinto qualche volta la morte; l’ha sempre vinta quando un genio altissimo lo portò sopra le sue ali. La morte ha domato i bei corpi di Atala e di Giulietta, l’amore ne ha reso immortali le anime.