Pagina:Neera - Crevalcore, Treves, 1907.djvu/180

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20 agosto. — Io so chi è lui e lui non sa chi sono io. Questo pensiero quando mi viene, e mi viene abbastanza di frequente, mi riempie di una gioia infantile come quando da piccina giocavo a nascondermi colle mie cugine e mi piaceva più a nascondermi che a cercare.

Un’altra specie di diletto, forse un po’ cattivello, me lo procura il fatto che in questi giorni non posso mai recarmi nel bosco perchè nelle ore propizie capita sempre qualche contrattempo e mi immagino con quale ansia egli mi aspetterà sul muricciuolo....

Cercatemi, signor Giovanni, cercatemi. Ah! mi pare di avere un uccellino al posto del cuore. Salta.

25 agosto. — È singolare. Nè ieri nè ieri l’altro non l’ho veduto. Si è forse stancato di aspettarmi? Ed io che mi ero immaginata di farlo aspettare lui!...

26 agosto. — E nemmeno oggi. Dio! come è stupida la vita.

Chi sarà questa baronessa di Saint-Hilaire