Pagina:Neera - Duello d'anime, Milano, Treves, 1911.djvu/208

Da Wikisource.

— 196 -

— Andiamo, via, vuoi sorprendere coi tuoi soliti paradossi la semplicità della signora.

Era Cònsolo che aveva pronunciato questa frase dall’apparenza insignificante, ma la di cui ironia sottolineata specialmente nella parola semplicità rivolta a colei che egli non chiamava mai sua moglie, non mancò il colpo là dove voleva ferire.

L’Agrati soggiunse:

— Il paradosso sta alla verità come il riccio alla castagna. Chi si arresta alla superficie non sente che la puntura; spezzare il riccio occorre per trovare il frutto. Tua moglie è una signora molto intelligente e sono persuaso che mi dà o mi darà ragione.

— Quando avrà spezzato il riccio – ribattè Cònsolo con un sorriso ironico.

Chiunque avvicinasse anche per poco la giovane sposa, vecchi e nuovi amici, non esitavano a giudicarla degna del grande onore che le era toccato, riconoscendo bensì in tale scelta una nuova prova dell’ingegno di Filippo, ma attratti singolarmente dai meriti personali di Minna che nelle prove ardenti della passione aveva visto svolgersi