Pagina:Neera - Duello d'anime, Milano, Treves, 1911.djvu/234

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era uscita mai in pubblico accompagnata da suo marito.

Tempo addietro sarebbe stata commossa e felice di quella specie di presentazione; ora fece la sua entrata molto semplicemente, serbando il contegno serio e attento di chi studia il terreno dove mettere i passi. Sapeva che Filippo se la portava di mala voglia cedendo alla pressione della maggioranza e questa lieve ombra malinconica che le velava la fronte le dava sopra le altre donne, qualcuna più bella, qualche altra più elegante di lei, un particolar segno di distinzione che la fece subito nota.

— Occorrono, — disse Guido Pesaro, elegantissimo, con una gardenia all’occhiello e che sembrava ispezionare dalla soglia dell’uscio ogni nuovo arrivato — quattro generazioni per fare un lord, due per fare una lady; ma a costei è bastato diventare la moglie di Cònsolo per trasformarsi di botto in una signora a modo.

Un muso di faina acuto ed insolente protendendosi sulla spalla di Pesaro soggiunse:

— Quella è una donna superiore, una mosca bianca, levatevi il cappello.