Pagina:Neera - Duello d'anime, Milano, Treves, 1911.djvu/236

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signora Pesaro, una lunga barba di ignoto, la manica celeste di un’altra signora e cinque o sei volti irrequieti di giovani allievi dell’Accademia.

Poco lungi una signora piccolina vestita di grigio salutò l’Agrati con ripetuti cenni della testa.

— Toh! fin qui è venuta — mormorò egli.

Involontariamente Minna fece un movimento verso la signora vestita di grigio.

— La conosce? — chiese l’Agrati.

— No certo. Io non conosco nessuna di queste signore.

— Nemmeno la moglie di Pesaro?

— Nemmeno.

— Guardi laggiù, vicino a Cònsolo. È la fortunata proprietaria di quella chioma dai riflessi di zecchino; una specie di divisa per far sapere a tutti che ha dell’oro fin sopra i capelli.

— E la piccolina allora?

— La piccolina, poveretta, vive in provincia dove si annoia assai e per consolarsi si mette in corrispondenza più o meno sentimentale con tutti i romanzieri, poeti,